Data la sua capacità di accelerare l’apprendimento e di assistere le persone nel realizzare il proprio potenziale, è sorprendente che la PNL non sia stata abbracciata con maggior entusiasmo e in maniera più diffusa dal mondo della scuola.
Molti dei suoi strumenti e delle sue tecniche si prestano perfettamente a sviluppare le menti di individui di tutte le età in modo che utilizzino le proprie facoltà nel modo più efficace possibile.
Nonostante la PNL esista da ormai quarant’anni, però, il suo uso nelle classi è ancora ridotto.
Lentamente, ma senza sosta, le cose sembrano però cambiare. Aumenta la consapevolezza, tra chi si occupa di pedagogia, dei benefici che la PNL può offrire, ma siamo ancora molto lontani dal considerarla un elemento base del curriculum formativo degli insegnanti.
La pubblicazione di svariati volumi ha aiutato a spargere la voce. Uno dei più recenti è “PNL per gli insegnanti”. Pubblicato per essere “una potente risorsa per tutti coloro che desiderano ampliare il proprio repertorio di strategie a supporto di apprendimento e insegnamento efficaci”, questo libro illustra argomentazioni forti per incorporare la PNL nelle aule di scuola.
Don A. Blackerby, in un articolo comparso sul periodico “Positive Health”, descrive ciò che ritiene la PNL possa fare per il mondo dell’insegnamento e come dovrebbero svolgersi le cose:
“A mio parere, nel mondo della pedagogia si passa troppo tempo a sforzarsi di teorizzare riguardo alla formazione, e si trascura l’effettivo processo di apprendimento. Pronunciamo un mucchio di paroloni, l’uno sopra l’altro, e lasciamo sepolto sotto questa pila ciò che deve accadere nell’esperienza soggettiva dello studente perché l’apprendimento abbia luogo. Le teorie suonano bene, e hanno una loro funzione, ma non si traducono in azione al livello che sarebbe necessario: il livello dell’esperienza soggettiva. La buona notizia è che la PNL opera proprio a questo livello: quello che manca è proprio quello che la PNL fa! L’applicazione della PNL nelle scuole e nell’insegnamento è quindi una meravigliosa opportunità.”
Molti di noi hanno subìto almeno un insegnante (e forse anche più di uno) che faticava a creare una connessione con gli studenti e a comunicare le idee con efficacia. Sviluppando abilità di rapport, comprendendo le diverse modalità di apprendimento VAK e gestendo più efficientemente gli stati, chi insegna può riuscire a far arrivare a destinazione il proprio messaggio con maggiore successo.
La PNL si è anche dimostrata di aiuto con studenti che hanno problemi di apprendimento come dislessia o la sindrome da deficit di attenzione e iperattività.
Forse un giorno si insegnerà la PNL non solo agli insegnanti, ma anche agli studenti. Immagina un mondo in cui tutti escono dalla scuola con almeno una conoscenza di base e funzionale della PNL. Potrebbe non essere domani, ma alla fine quel giorno potrebbe arrivare. Alcune organizzazioni di formazione nel campo della PNL hanno cominciato a sviluppare corsi specificamente per i bambini.
Se la cosa prenderà piede potremmo assistere a una rivoluzione della PNL.
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