La comunicazione non verbale: cos’è e come funziona

Nella nostra attività di coach professionisti e formatori, ogni giorno riceviamo conferme su quanto sia davvero fondamentale la comunicazione non verbale nel vasto campo della comunicazione.
Quando comunichi, sicuramente fai molta attenzione a quello che dici e cerchi di scegliere le migliori parole possibili. Spesso, però, non dedichi la stessa attenzione alle altre componenti della comunicazione e cioè ai tuoi gesti e alla tua voce.

In realtà, esistono tre modi per entrare in contatto con il mondo e comunicare: in base a quello che diciamo (comunicazione verbale), come lo diciamo (comunicazione paraverbale) e quello che facciamo (comunicazione non verbale o linguaggio del corpo).

Questi tre canali comunicativi determinano, insieme, l’efficacia e il successo della comunicazione.

Quando si parla di efficacia della comunicazione, si intende la capacità di trasmettere al nostro interlocutore le emozioni, i sentimenti e gli atteggiamenti. In questo contesto, quando vogliamo trasmettere ciò che proviamo e sentiamo, secondo gli esperimenti scientifici condotti dalla UCLA University nel 1967, i gesti e la voce contano circa il 93%.

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Sai che ogni tuo comportamento è il prodotto di una strategia?

Credi che non “puoi far a meno di fare ciò che fai”, che “ti viene naturalmente”, che “sei fatto così”?

In realtà, ogni tuo pensiero, emozione e comportamento è il prodotto di una strategia specifica!

CHE COS’È LA STRATEGIA?

È il MODO in cui fai quello che fai.

Che il tuo obiettivo sia stravaccare sul divano, provare un’emozione negativa, mangiare un’intera scatola di biscotti o vincere le olimpiadi… non c’è alcuna differenza! In ogni caso, sei TU ad applicare una specifica strategia che ti porta a compiere una determinata azione.

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Le scuse più diffuse che ci raccontiamo!

Lavorando nel campo della formazione e della crescita personale, conosciamo molto bene le scuse più diffuse che si raccontano le persone! Le stesse scuse che vengono annientate da chi, invece, prende finalmente l’illuminante decisione di investire su se stesso per dare un vero valore alla propria vita!

Perché ci teniamo ad elencarti queste scuse?

Per farti prendere consapevolezza del fatto che, essendo così diffuse e ripetitive, sono solo SCUSE!

Per aumentare la tua autostima, se fai parte di chi HA SMESSO DI RACCONTARSELE!

Per farti svegliare, se fai parte di chi SE LE RACCONTA… ANCORA! ?

IL PODIO

1.  NON HO TEMPO! Il tempo è la risorsa più democratica che abbiamo! Tutti abbiamo 24 ore al giorno a disposizione. Chi compie grandi imprese e realizza pienamente la propria vita ha a disposizione lo stesso numero di ore di chi trascorre la propria vita a lamentarsi del fatto che non ha abbastanza tempo per… qualsiasi cosa voglia!

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Palmi delle mani e comunicazione non verbale

Gli studi della comunicazione non verbale (CNV) sui palmi delle mani si possono ricondurre principalmente a due casistiche: palmi verso l’alto e palmi verso il basso.

La prima cosa da dire al riguardo è che nell’antichità l’uomo era solito mostrare i palmi ai suoi interlocutori per far capire di essere disarmato. E la stretta di mano odierna non è altro che l’evoluzione della convenzione del passato di mostrare di non avere armi.

Ne consegue che i palmi verso l’alto sono percepiti come un segnale positivo!Inconsciamente se ascolti una persona che, mentre parla, ti mostra i palmi la percepisci in modo positivo. Le stesse parole pronunciate con i palmi verso il basso, riscuoterebbero un indice di gradimento molto più basso.

Gli umani da sempre associano la visione dei palmi al sentimento di amicizia e lealtà, non a caso giuriamo con la mano aperta!

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Come scegliere il miglior percorso di coaching

Tra sito, social e telefonate, sono sempre di più le persone che ci contattano per capire “come funziona il percorso di coaching” e dato che ti stai prendendo del tempo per leggere questo articolo, invece di stare stravaccato davanti la TV o di lamentarti per il cambio di stagione, vogliamo premiarti facendoti risparmiare tempo prezioso, evitando di andare a ricercare informazioni sparse qua e là e chiarendoti tutto in questo post! ?

Hai appena iniziato ad interessarti del mondo del coaching perché ne hai sentito parlare e ti sei incuriosito o perché, nonostante quello che senti al TG o dalle persone che ti circondano, ti accorgi che c’è un’altra parte di persone che riesce alla grande in ciò che fa.

Puoi aver paura di aprirti al nuovo, ma, allo stesso tempo, non riesci ad accontentarti di vivere al di sotto delle tue aspettative perché sai di valere molto di più!

E, GIUSTAMENTE, TI DOMANDI:

Pur volendo, da dove inizio?
Ci sono scuole e corsi diversi… quale scelgo?
Sono bravi e affidabili?
E se poi perdo tempo e soldi?
La figura del Coach esiste davvero? Di che si tratta?

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Come superare i brutti ricordi con la PNL

Aiutare a superare i brutti ricordi è sicuramente una delle attività che più ci vengono richieste come life coach esperti in PNL.

Può capitare a tutti di avere una brutta esperienza come una rapina, una violenza o un lutto,ma portarsene dietro il ricordo in modo vivido significa viverlo più volte! Questo, oltre a essere una perdita di tempo, ti blocca e ti fa vivere male il presente ed il futuro per una cosa accaduta nel passato!

Richard Bandler, il co-fondatore della Programmazione Neuro-Linguistica, è solito scrivere nei suoi libri e citare dal vivo nei suoi eventi che: “La miglior cosa del passato è che è passato!”.

Lo scopo dei ricordi è quello di insegnare, di farci sorridere e di rappresentare una guida per i comportamenti utili! Rivivere più volte i ricordi negativi nella testa non è affatto utile!

Bene, come superare questi brutti ricordi con la PNL? 
Lo strumento più potente per togliere intensità e potere ai ricordi brutti è sicuramente l’uso delle submodalità.

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Come la PNL ci ha cambiato la vita

Sì, la PNL ci ha cambiato la vita, ovviamente in meglio!

Crediamo talmente tanto in questa disciplina, tecnica, atteggiamento mentale, che oggi la insegniamo ufficialmente e la utilizziamo sistematicamente per aiutare le persone nelle sessioni di coaching.In questo post vogliamo portare la tua attenzione su quello che ci è successo dopo aver partecipato al PNL Practitioneril primo livello di certificazione internazionale in PNL, in questo corso oltre la teoria c’è la pratica e la PNL è pratica e si apprende al meglio facendola.

Oltre che essere la valigetta con gli attrezzi che usiamo per la nostra attività di life, businesssport mental coaching, la PNL è entrata in ogni singolo aspetto della nostra vita.

Analizzando il programma ufficiale del nostro PNL Practitioner ti mostriamo per ogni punto cosa è migliorato.

– La calibrazione: potenziare le proprie capacità percettive, in modo da avere una comprensione approfondita dell’esperienza del mondo delle persone con cui interagiamo. Qualsiasi contatto con altro essere vivente, per lavoro o piacere che sia, gode enormemente dal potenziare le nostre capacità percettive. Siamo attenti non solo alle parole che utilizzano i nostri interlocutori, ma l’attenzione è massima sugli altri due canali della comunicazione, il linguaggio del corpo e il para-verbale. Questo ci consente di capire meglio e più velocemente lo stato emotivo delle persone e di conseguenza rispondere in modo molto più appropriato.

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I corsi di PNL non sono tutti uguali

Da quando ci dedichiamo all’insegnamento della PNL ufficiale, quella certificata da uno dei padri fondatori e specificamente quella del dott. Richard Bandler, siamo molto attenti alle varie offerte formative che troviamo in giro e sul web sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

Non tutti i corsi di PNL rispondono ai requisiti minimi fissati da chi la PNL l’ha codificata e divulgata.

Iniziamo la disamina sui corsi di PNL che puoi trovare pubblicizzati partendo da quelli che si svolgono online. Qui viene a mancare forse il prerequisito più importante, la pratica in tempo reale con le altre persone. 

I corsi ufficiali si chiamano Practitioner e Master Practitioner proprio a sottolineare l’aspetto pratico che è fondamentale per l’apprendimento della PNL. Un corso online di PNL, con la FAD (formazione a distanza), non ti permette di sperimentare subito l’apprendimento della teoria e questo significa perdersi il canale di apprendimento più importante: l’esperienza!

Un corso videoregistrato è dannatamente comodo e conveniente a chi lo vende. Una volta registrati i video e creata la dispensa li si mette online e li si può vendere a migliaia di persone. Il lavoro fatto una sola volta viene replicato X volte, il ritorno per il venditore è altissimo, peccato che non è per nulla scontato l’apprendimento reale visto che non c’è possibilità di fare esperienza pratica con l’assistenza in tempo reale.

Organizzare un corso dal vivo è molto più difficile e costoso, ma è l’unico che garantisce l’apprendimento pratico, e la PNL è PRATICA!

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Mental Coach Sportivi e i segnali di successo

Una delle primissime cose che insegniamo agli atleti che seguiamo come mental coach sportivi è quella di riconoscere il proprio miglioramento della performance.

Può sembrare strano, ma non lo è!

La maggior parte degli sportivi, professionisti o dilettanti, sono concentrati quasi sempre sulle aree di miglioramento, perdendo di vista i miglioramenti e i successi che ottengono nel loro quotidiano.

Purtroppo è un fatto culturale che riguarda tutti noi e in tutti gli ambiti. Sin da piccoli ci hanno “allevati” sottolineando quasi esclusivamente gli errori che commettevamo. Ricordi il compito in classe di italiano? Tu scrivevi anche fino a due interi fogli protocolli di frasi su un argomento specifico e il professore sottolineava in rosso magari quei tre o quattro errori grammaticali! Alla fine venivi valutato e criticato su quei quattro errori! Ed il resto?

Questo modo di fare, sottolineare gli errori, esiste in tutti i campi, non solo quello scolastico! È la società che ci ha propinato questo modo di valutare e valutarci!

Fortunatamente nel coaching esiste il concetto di dare “feedback” che comprende sempre un rinforzo positivo, tanto caro alla psicologia comportamentista, su cosa è piaciuto! Solo dopo si passa al “consigliare” cosa si può migliorare!

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Lo stato di FLOW e lo sport coaching

Che cos’è lo stato di Flow?

Lo stato di Flow è quello stato mentale di grazia che si verifica, in particolari condizioni, nella pratica sportiva a qualsiasi livello.

Come mental coach, far raggiungere lo stato di Flow ai nostri clienti, atleti professionisti o sportivi amatoriali, è uno dei nostri obiettivi principali.

Andiamo un po’ più dentro al significato di stato di Flow.

Chiamato anche esperienza ottimale, o l’ ”essere in partita”, questo stato mentale è caratterizzato da piacevoli sensazioni di totale coinvolgimento e di profonda concentrazione su ciò che si sta facendo. Quando si sperimenta lo stato di Flow ci si sente forti, fiduciosi, senza preoccupazioni e timore di fallire.

Non a caso è proprio durante lo stato di Flow dell’atleta che avvengono le migliori prestazioni sportive!

Il primo studioso ad occuparsi del fenomeno è stato lo psicologo ungherese Mihaly Csikszentmihalyi che si sofferma sul fatto che le esperienze di Flow sono autoteliche. Vale a dire che sono motivate da fattori intrinseci e non da fattori esterni! Pertanto, una eccezionale prestazione sportiva ha alla base il desiderio e il piacere di portare avanti quella data attività, al di là del raggiungimento di uno specifico risultato.

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