Il Coaching non è un approccio tecnico che può essere appreso leggendo un semplice manuale o eseguendo delle statiche istruzioni, al contrario, crediamo sia una disciplina fortemente trasformazionale che, prima di poter essere applicata nella sfera professionale, debba essere appresa, interiorizzata e vissuta sulla propria pelle, al fine di generare quei cambiamenti essenziali al miglioramento della propria vita e di quella altrui.
Ecco perché fare un corso on-line di coaching, non funziona.
Ecco perché riprodurre alla lettera istruzioni di coaching vendute da un sedicente Coach, non funziona.
Ecco perché dire di fare il Coach, senza essere un Coach, non funziona.
Il termine coaching deriva dal verbo “to coach” che significa “addestrare, fare da tutor, allenare” ed ha, inoltre, la sua antica origine nel termine francese “coche“, ovvero “carrozza“, “vagone“. Quindi, rivolgersi a un coach è come prendere un mezzo di trasporto per essere condotti nel luogo prestabilito, dalla situazione attuale alla situazione desiderata.
I 3 fattori che caratterizzano il coaching sono:
1. OBIETTIVO!
Non esiste il coaching senza obiettivo! È proprio l’obiettivo che differenzia l’approccio pragmatico del coaching da tutti gli altri. Nel momento in cui decidi di rivolgerti ad un Coach è perché vuoi raggiungere un obiettivo, che sia di natura personale o professionale, oppure vuoi che il Coach ti aiuti proprio a trovare nuovi obiettivi che non riesci a focalizzare e definire da solo.
L’obiettivo del coach è fondamentalmente quello di eliminare gli ostacoli che si frappongono tra te e il tuo obiettivo e liberare, così, tutto il potenziale essenziale per massimizzare le tue prestazioni.
Di che natura possono essere questi ostacoli?
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