Come distinguere la lamentela dalla reale richiesta d’aiuto?

La lamentela è l’hobby preferito della maggior parte delle persone! Il tempo, la crisi, le cose da fare, i figli, i soldi, il lavoro, l’amore, le false amicizie… chi più ne ha, più ne metta!

Capita a tutti di lamentarsi, capita anche a te, come a noi… è naturale, soprattutto perché la lamentela è legata alla cultura in cui siamo cresciuti che ci ha orientato agli errori, piuttosto che alle soluzioni, all’umiltà, piuttosto che alla forza, alla paura, piuttosto che alla felicità.

Ma, detto ciò, bisogna distinguere la lamentela inutile, dalla reale richiesta di aiuto.

Perché?

PERCHÈ LA LAMENTELA È TOSSICA.
Perché la lamentela danneggia fortemente chi la fa e chi la riceve. 
Perché la lamentela danneggia i tuoi neuroni e abbassa il livello della tua energia, facendoti provare emozioni “negative”.
Perché la lamentela ti fa perdere tempo prezioso, distraendoti da ciò che di buono puoi fare nella vita.

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La nuova leadership con il manager coach

Nel mondo di oggi, in continuo cambiamento, anche l’essere leader è diverso rispetto al passato. Il vecchio modello di leadership autoritaria è oggi obsoleto. In un mondo in cui la relazione ha un ruolo centrale, il leader deve essere empatico, ottimo comunicatore, attento ai dettagli e sinceramente interessato agli altri. 

Oggi il manager coach può avere una grande influenza perché abbracciare i principi del coaching gli consente di avere una marcia in più nel guidare e influenzare positivamente le persone con le quali interagisce.

Per motivare e gestire con profitto i propri collaboratori, il manager può oggi sfruttare le grandi potenzialità del coaching, puntando su empatia, integrità e imparzialità, adottando un nuovo stile personale che da capo lo trasforma in leader, capace di responsabilizzare, motivare e riconoscere. A vantaggio di tutti, azienda in primis.

Ma a chi non è capitato di imbattersi in manager che, trovandosi in una posizione di leadership, invece di sfruttare le proprie doti di coach si trasformano in un “capo” sgradevolissimo, diventando la brutta copia del peggiore dei leader?

Vediamo come la forza del coaching può trasformare un “capo” in “leader”, con tutti i vantaggi che ne conseguono.

PAROLA D’ORDINE: COLLABORAZIONE TOTALE!

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Per avere devi fare e per fare devi essere!

Essere, fare e avere! Tre verbi fondamentali per vivere la vita al massimo!

Partiamo dal verbo AVERE, ossia gli OBIETTIVI!
Avere un bel corpo, avere una bellissima relazione d’amore, avere un milione di euro, avere un’ottima salute, avere la posizione lavorativa che si desidera… e possiamo continuare ad elencare obiettivi ad libitum. Quindi, in questo ragionamento, gli obiettivi sono le cose che vogliamo avere. 

Da coach professionisti possiamo tranquillamente asserire che quando un cliente sa già quello che vuole è già un buon segno. Infatti, spesso, un’alta percentuale di persone, pur vivendo male e utilizzando pochissimo il proprio potenziale, non sanno quello che vogliono.

Di norma, quando le persone capiscono cosa vogliono AVERE, obiettivi a breve, medio o lungo termine, cominciano ad elencare ciò che devono FARE! E quindi sì, nel ragionamento di questo post, il FARE sono le azioni necessarie per AVERE le cose che desideriamo.

Nella nostra epoca, dove circolano miliardi di informazioni, qualsiasi sia l’obiettivo, ci sono svariate possibilità di sapere cosa FARE per AVERE quello che desideriamo. Ci sono libri, blog, riviste, DVD, YouTube, Podcast e consulenti specializzati. Insomma, il sapere cosa fare è l’ultimo dei problemi, eppure si calcola che solo il 5% della popolazione occidentale vive la vita che vuole avere. 

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Qual è il confine tra il Coach e il consulente?

Tante persone interessate al mondo del Coaching e della crescita personale ci hanno chiesto qual è la linea di confine tra il Coach e il consulente! 

In questo articolo, chiariamo la differenza in poche e semplici righe, riprendendo le parole di uno dei più grandi esponenti del Coaching e della Programmazione Neuro-Linguistica: Robert Dilts, il quale ha dato vita ad uno dei più efficaci modelli utilizzati nella PNL, chiamati LIVELLI LOGICI.

Dilts afferma che il coach con la c minuscola è colui che lavora ai 3 livelli più bassi:AMBIENTE, COMPORTAMENTI, CAPACITÀ, per questo, può venir scambiato per un consulente! Valuta il tuo ambiente, le azioni che stai compiendo in quell’ambiente e le capacità che hai per compiere quelle azioni al meglio. Un coach con la c minuscola può incappare nell’errore di dirti lui cosa fare, di fornirti una guida precisa, delle procedure tecniche e standardizzate per mettere in atto le azioni più efficaci per raggiungere il tuo obiettivo.

La questione è che le azioni non saranno mai realmente efficaci se non scaturiscono dal tuo interno, ma da una guida esterna che ti dice cosa fare e cosa non fare!

Quante volte hai suggerito ad un tuo amico cosa fosse meglio per lui fare, ma non l’ha fatto?

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Perché un corso vale più di un libro?

Per apprendere nuove competenze o migliorare capacità che possiedi già, cosa fai leggi un libro o frequenti un corso? 

C’è una differenza enorme tra essere efficienti ed essere efficaci. Molto persone sono molto efficienti ma non risultano per nulla efficaci, cioè non sono orientate al risultato. Fanno molte cose ma probabilmente non sono quelle giuste.

La domanda che ti facciamo è: STAI USANDO GLI STRUMENTI ADATTI?

Se pensi allo sviluppo della tecnologia nel mondo informatico, ti renderai conto che oggi abbiamo a disposizione alcuni strumenti che ci permettono di fare molto di più, in molto meno tempo e con minor sforzo. Pensa solo alla comodità di inviare un’email, oppure alla tecnologia wireless che permette a due dispositivi di connettersi tra loro e di comunicare senza fili.

Per quanto riguarda l’apprendimento invece, magari, utilizzi ancora gli strumenti come leggere, sottolineare e ripetere. Questo è molto limitante, ti fa perdere tempo e alla lunga risulta anche più costoso in termini di risultati ottenuti!

Perché non evolvi anche in questa direzione e vai a prenderti gli strumenti migliori per acquisire competenze nel miglior modo e nel minor tempo possibile?

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Ti alleniamo al SUCCESSO!

Ti alleniamo al successo è il motto della nostra scuola di formazione! In aula siamo molto espliciti nel chiarire il concetto di SUCCESSO per noi. Nell’immaginario collettivo una persona di successo è spesso esclusivamente associato a chi ha tanti soldi, belle macchine, belle case e tutte le cose materiali che si possono desiderare e avere. 

Beninteso, non abbiamo nulla contro le cose materiali, anzi, spesso consigliamo ai nostri corsisti anche di premiarsi con gli oggetti che possono dare piacere. 

Il nostro concetto di SUCCESSO è però più ampio e tira in ballo la grammatica, SUCCESSO è il participio passato del verbo SUCCEDERE, ovvero che qualcosa è SUCCESSO. E per noi TI ALLENIAMO AL SUCCESSO significa che ti aiutiamo a far SUCCEDERE, accadere, le cose più importanti che VERAMENTE desideri, le cose che puoi capire solo quando ti metti in discussione e vai ben oltre l’EGO. 

È quello che ti fa realizzare come persona, quello che rispetta i DESIDERI dell’anima, il tuo VERO sé.

 Il SUCCESSO, come lo intendiamo noi, è anche ciò che riesci a ISPIRARE nella vita degli altri.

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Come scegliere il miglior percorso di coaching

Tra sito, social e telefonate, sono sempre di più le persone che ci contattano per capire “come funziona il percorso di coaching” e dato che ti stai prendendo del tempo per leggere questo articolo, invece di stare stravaccato davanti la TV o di lamentarti per il cambio di stagione, vogliamo premiarti facendoti risparmiare tempo prezioso, evitando di andare a ricercare informazioni sparse qua e là e chiarendoti tutto in questo post! ?

Hai appena iniziato ad interessarti del mondo del coaching perché ne hai sentito parlare e ti sei incuriosito o perché, nonostante quello che senti al TG o dalle persone che ti circondano, ti accorgi che c’è un’altra parte di persone che riesce alla grande in ciò che fa.

Puoi aver paura di aprirti al nuovo, ma, allo stesso tempo, non riesci ad accontentarti di vivere al di sotto delle tue aspettative perché sai di valere molto di più!

E, GIUSTAMENTE, TI DOMANDI:

Pur volendo, da dove inizio?
Ci sono scuole e corsi diversi… quale scelgo?
Sono bravi e affidabili?
E se poi perdo tempo e soldi?
La figura del Coach esiste davvero? Di che si tratta?

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Mental Coach Sportivi e i segnali di successo

Una delle primissime cose che insegniamo agli atleti che seguiamo come mental coach sportivi è quella di riconoscere il proprio miglioramento della performance.

Può sembrare strano, ma non lo è!

La maggior parte degli sportivi, professionisti o dilettanti, sono concentrati quasi sempre sulle aree di miglioramento, perdendo di vista i miglioramenti e i successi che ottengono nel loro quotidiano.

Purtroppo è un fatto culturale che riguarda tutti noi e in tutti gli ambiti. Sin da piccoli ci hanno “allevati” sottolineando quasi esclusivamente gli errori che commettevamo. Ricordi il compito in classe di italiano? Tu scrivevi anche fino a due interi fogli protocolli di frasi su un argomento specifico e il professore sottolineava in rosso magari quei tre o quattro errori grammaticali! Alla fine venivi valutato e criticato su quei quattro errori! Ed il resto?

Questo modo di fare, sottolineare gli errori, esiste in tutti i campi, non solo quello scolastico! È la società che ci ha propinato questo modo di valutare e valutarci!

Fortunatamente nel coaching esiste il concetto di dare “feedback” che comprende sempre un rinforzo positivo, tanto caro alla psicologia comportamentista, su cosa è piaciuto! Solo dopo si passa al “consigliare” cosa si può migliorare!

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Lo stato di FLOW e lo sport coaching

Che cos’è lo stato di Flow?

Lo stato di Flow è quello stato mentale di grazia che si verifica, in particolari condizioni, nella pratica sportiva a qualsiasi livello.

Come mental coach, far raggiungere lo stato di Flow ai nostri clienti, atleti professionisti o sportivi amatoriali, è uno dei nostri obiettivi principali.

Andiamo un po’ più dentro al significato di stato di Flow.

Chiamato anche esperienza ottimale, o l’ ”essere in partita”, questo stato mentale è caratterizzato da piacevoli sensazioni di totale coinvolgimento e di profonda concentrazione su ciò che si sta facendo. Quando si sperimenta lo stato di Flow ci si sente forti, fiduciosi, senza preoccupazioni e timore di fallire.

Non a caso è proprio durante lo stato di Flow dell’atleta che avvengono le migliori prestazioni sportive!

Il primo studioso ad occuparsi del fenomeno è stato lo psicologo ungherese Mihaly Csikszentmihalyi che si sofferma sul fatto che le esperienze di Flow sono autoteliche. Vale a dire che sono motivate da fattori intrinseci e non da fattori esterni! Pertanto, una eccezionale prestazione sportiva ha alla base il desiderio e il piacere di portare avanti quella data attività, al di là del raggiungimento di uno specifico risultato.

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La PNL nello sport

Qualsiasi atleta, di qualsiasi disciplina sportiva, può enormemente beneficiare della Programmazione Neuro-Linguistica.

L’allenamento fisico e quello tecnico/tattico sono fondamentali, ma senza il giusto approccio mentale non si vincerà mai!

Come Mental Coach lavoriamo con diversi atleti nella ricerca della massima prestazione sportiva e possiamo tranquillamente asserire che l’allenamento mentale, con le tecniche di PNL, può incidere anche più del 50% nella prestazione!

Gli sportivi, oltre a curare la forma fisica, devono necessariamente curare la forma mentale! Anzi, a certi livelli di prestazione la differenza tra gli atleti è quasi esclusivamente mentale. Durante i workshop sullo sport mental coaching, che organizziamo con la nostra scuola di formazione in Coaching e PNL, affinché ci sia sempre più una maggior cultura su questi argomenti, facciamo l’esempio del mental coaching nel tennis, dove la differenza tra i primi dieci tennisti nel ranking mondiale ed i successivi novecentonovanta è solo marginalmente nella tecnica e/o nella preparazione atletica. Piuttosto è nella capacità di gestire la mente, le emozioni, le immagini e le parole che il tennista crea e vive durante un match.

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