Come fai a sapere se una ragazza è interessata a te?

Come fai a sapere se una ragazza è interessata a te? 

Tanti uomini non riescono a cogliere i segnali che inviano le donne e continuano a corteggiarle fino a prendere dei clamorosi pali in faccia!

Perché non evitare questo spiacevole finale, prestando attenzioni ai messaggi che invia la donna?

Come li invia? Con whatsapp? Con messaggi di fumo?

No. Li invia semplicemente con il suo corpo.  

Per educazione, nessuna persona al mondo dice ciò che pensa al 100%, perché la cruda verità è anti-sociale! Ti immagini se dicessi alla tua donna: “Mamma mia, questo vestito ti sta da schifo!“; se dicessi ad un conoscente che ti sta parlando: “Ti sei lavato i denti stamattina? Ti puzza l’alito!” oppure al tuo capo che ti chiede di fare una cosa, rispondergli: “Ma fattela da solo! Io non ho voglia!“.

Diventeresti un nemico pubblico. Perderesti tutti gli amici, il tuo lavoro andrebbe a rotoli e resteresti single a vita.

Le bugie sociali sono necessarie per poter mantenere sane relazioni. Triste? Forse. Vero? Sì.

La questione è che le bugie vengono raccontate con le parole e le parole sono molto controllabili perché collegate alla razionalità. Molto più difficile è mentire con il corpo! Il corpo è collegato all’inconscio, alla parte più vera di noi che, spesso e volentieri, prende il sopravvento.

Quali, oltre che con le parole, con quali parti del corpo comunica la donna?

La postura
Il contatto oculare
La distanza spaziale
Il suo tono di voce
I movimenti delle mani, delle braccia e delle gambe
Le espressioni del viso

Quando una donna è interessata a te, tende a ridurre la distanza tra te e lei e lo fa avvicinandosi con il corpo verso di te e/o spostando qualsiasi oggetto che si frappone tra te e lei. Ad esempio, se siete al ristorante, sposterà all’esterno del tavolo bottiglie e bicchieri o se siete ad una festa, eviterà di avere davanti a sé quel bicchiere che funge sempre da barriera di difesa.

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Linguaggio non verbale e indizi di bugie

Nel precedente post sugli aspetti generali del linguaggio della menzogna,abbiamo chiarito un concetto molto importante della comunicazione non verbale, e cioè che non esistono segnali di menzogna precisi. Quello che possiamo osservare nel linguaggio del corpo degli altri sono, eventualmente, gli indizi di bugie. 

L’ulteriore difficoltà, anche per chi sa leggere il linguaggio del corpo, è che qualsiasi comportamento non verbale può essere un indizio di bugia. Non a caso leggere il linguaggio del corpo è decisamente più semplice che riconosce la menzogna. 

Dallo studio scientifico del linguaggio del corpo sappiamo che certi gesti, movimenti e postura rivelano un preciso stato d’animo che va dall’ansia all’impulso alla fuga, dal fastidio alla collera, dal piacere all’interesse. Segnali di fastidio, ansia e piacere possono indicare tutti e tre che c’è un inganno in corso.

I segnali di fastidio:
Grattarsi il naso, togliersi un immaginario pelo di dosso o sfregarsi l’angolo interno degli occhi, potrebbero simboleggiare l’atto di liberarsi dal senso di colpa… oppure no!

I segnali d’ansia: 
Deglutire, orientare un piede verso una potenziale via di fuga o tenere sollevate le spalle, sono potenziali segnali d’ansia che devono sì mettere in allarme, ma anche qui nulla garantisce che siamo di fronte a un bugiardo.

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Sei sicuro che l’altro è interessato a quello che dici?

Tante persone sono intelligenti e preparate sui contenuti, ma si perdono in un bicchiere d’acqua quando entra in gioco l’intelligenza emotiva! 

L’intelligenza emotiva è la capacità di comprendere le emozioni, proprie ed altrui, ed imparare a controllarle in modo da poter scegliere cosa si dice e cosa si fa, al fine di raggiungere il risultato desiderato.

Come afferma D. Goleman:

La chiave per comprendere i sentimenti altrui sta nella capacità di leggere i messaggi che viaggiano sui canali di comunicazione non verbale: tono, gesti, espressione del volto e altro.

Per essere intelligente emotivamente ed efficace dal punto di vista comunicativo, devi assolutamente saper leggere il linguaggio del corpo delle persone con cui interagisci. La comunicazione non verbale è molto più veloce e veritiera delle parole e ti dà una serie di preziosi segnali per farti capire cosa pensa l’altro di te, cosa dire, cosa non dire, quando fermarti e quando cambiare direzione.

Esistono persone che parlano in modo logorroico, senza tenere in alcuna considerazione le reazioni degli altri. La loro intenzione è positiva perché sono convinte di dire cose interessanti e di essere ascoltate, ignorando totalmente i chiari segnali di disinteresse che ricevono! 

Se continui ad ignorare la comunicazione non verbale, ecco cosa accade:

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Il linguaggio della menzogna, aspetti generali

Quando abbiamo studiato il linguaggio del corpo e le microespressioni facciali abbiamo fatto una scoperta sconcertante: non esistono segnali di menzogna!

E sì, purtroppo è così! Il naso di Pinocchio non esiste! Ovvero, non esiste nessun segnale così netto che possa sgamare un comportamento menzognero. Questo è uno dei primi concetti che spieghiamo nel nostro master in comunicazione non verbale. Quello che la ricerca scientifica ha evidenziato, insieme all’esperienza pratica di agenti speciali molto abili negli interrogatori, è che esistono molti INDIZI di menzogna, come: alcuni segnali non verbali, espressioni e microespressioni facciali. Nessuno di questi, però, preso singolarmente può dirci con certezza che ci troviamo davanti a una bugia.

Ed è quello che insegniamo: “Mai prendere per buono un unico segnale, ma una volta che un segnale ci indica qualcosa bisogna andare a cercarne altri che ci possano confermare quell’intuizione!”

Detto questo, ne consegue che individuare le bugie è un compito molto complesso, richiede non solo la conoscenza dei segnali che individuano un’incongruenza, tra quello che si dice con le parole rispetto al linguaggio non verbale e paraverbale, ma anche la conoscenza del comportamento usuale e la personalità di chi abbiamo di fronte.

Mentire richiede diverse attività o se vuoi “abilità”, come: pensare e raccontare la dinamica degli eventi, la sequenza temporale e quella spaziale della bugia; e chiaramente la soppressione e la dissimulazione delle emozioni, tipicamente senso di colpa e paura, e dello stress derivante il dire bugie.

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Non sai ancora comunicare, questo è il problema!

…noi vorremmo sapere… per andare dove dobbiamo andare… per dove dobbiamo andare? Sa, è una semplice informazione! (Totò[rivolto al vigile]

Siamo sicuri che tu a un vigile formulerai una domanda migliore, eppure non ci crederai come il saper comunicare è qualcosa che molti danno per scontato, ed è tutt’altro che così, con il risultato di creare spesso contrasti e incomprensioni nella vita personale e in quella professionale. 

Relazioni amorose, affari, amicizie, vendite, carisma personale e successo sono tutti contesti fondamentali per gli esseri umani moderni e tutti dipendono dalla bravura nel saper comunicare!

Ogni giorno, in aula nei nostri corsi, quando chiediamo gli obiettivi dei partecipanti, ci raccontano le loro storie di insuccesso comunicativo. C’è chi non va d’accordo col proprio partner, chi è un pessimo venditore, chi ha difficoltà nell’avere amicizie e chi non si sente mai all’altezza della situazione, personale o professionale che sia. Nel giro di poche ore, il tempo di spiegargli i presupposti della Programmazione Neuro-Linguistica inerenti la comunicazione,e i loro visi cambiano espressione. Iniziano a capire che non sono degli sfigati, ma che hanno “solo” avuto seri problemi di comunicazione! 

Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione. (Z. Bauman)

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Perchè gli altri non mi capiscono?

Quante volte ti sei posto questa domanda? 

Hai una diverbio al lavoro e torni a casa infuriato imprecando: “Idioti! Non hanno capito niente!

Ti confronti con degli amici, ognuno inizia a dire la sua, finché nasce una discussione che termina con: Lasciamo perdere, non mi hai capito!

Sei nervoso/a per qualche motivo e te la prendi con il tuo partner, finché non esplodi: Ma è possibile che che non riesci a capire quello che intendo?!

Oppure, dopo diverse discussioni con conoscenti, familiari, amici o compagno/a, adesso preferisci il silenzio alla discussione, ma non rinunci a ripetere dentro di te… È inutile che mi impegno, tanto gli altri non mi capiscono!.


Sei tu che parli arabo o sono gli altri ad essere stupidi?! 
Nessuna delle due opzioni è esatta (nella maggior parte dei casi! :P)


Presupposto fondamentale della comunicazione che insegniamo nei nostri corsi di crescita personale è:

“Il significato della tua comunicazione della tua comunicazione è dato dalla risposta che ottieni!”

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La comunicazione non verbale: la regola delle 5C

Nel precedente articolo sulla Comunicazione Non Verbale abbiamo definito cos’è e come funziona questa parte importantissima della comunicazione.

Puoi leggere qui: Comunicazione Non Verbale: cos’è e come funziona.

Ora, vediamo insieme quali sono le regole generali della CNV (Comunicazione Non Verbale) e alcuni consigli pratici che derivano.

Per farlo, abbiamo racchiuso in una formula semplice e facilmente memorizzabile, la regola delle “5C”Conoscere, Calibrare, Contesto, Complesso e Congruenza.

Procediamo in ordine.

Conoscere – Conoscere la comunicazione non verbale è fondamentale per l’efficacia della tua comunicazione. La CNV vale il 93% della tua efficacia di trasmettere le tue emozioni. E la comunicazione non verbale è una cosa seria, non è una trovata che serve per convincere qualcuno di qualcosa. In realtà, in ambito scolastico si parla pochissimo di comunicazione, anche se poi quando siamo nel mondo del lavoro è di vitale importanza conoscerla. Eppure nella nostra evoluzione siamo partiti proprio comunicando con i gesti, solo successivamente abbiamo sviluppato dei suoni e poi le parole.

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La comunicazione non verbale: cos’è e come funziona

Nella nostra attività di coach professionisti e formatori, ogni giorno riceviamo conferme su quanto sia davvero fondamentale la comunicazione non verbale nel vasto campo della comunicazione.
Quando comunichi, sicuramente fai molta attenzione a quello che dici e cerchi di scegliere le migliori parole possibili. Spesso, però, non dedichi la stessa attenzione alle altre componenti della comunicazione e cioè ai tuoi gesti e alla tua voce.

In realtà, esistono tre modi per entrare in contatto con il mondo e comunicare: in base a quello che diciamo (comunicazione verbale), come lo diciamo (comunicazione paraverbale) e quello che facciamo (comunicazione non verbale o linguaggio del corpo).

Questi tre canali comunicativi determinano, insieme, l’efficacia e il successo della comunicazione.

Quando si parla di efficacia della comunicazione, si intende la capacità di trasmettere al nostro interlocutore le emozioni, i sentimenti e gli atteggiamenti. In questo contesto, quando vogliamo trasmettere ciò che proviamo e sentiamo, secondo gli esperimenti scientifici condotti dalla UCLA University nel 1967, i gesti e la voce contano circa il 93%.

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Palmi delle mani e comunicazione non verbale

Gli studi della comunicazione non verbale (CNV) sui palmi delle mani si possono ricondurre principalmente a due casistiche: palmi verso l’alto e palmi verso il basso.

La prima cosa da dire al riguardo è che nell’antichità l’uomo era solito mostrare i palmi ai suoi interlocutori per far capire di essere disarmato. E la stretta di mano odierna non è altro che l’evoluzione della convenzione del passato di mostrare di non avere armi.

Ne consegue che i palmi verso l’alto sono percepiti come un segnale positivo!Inconsciamente se ascolti una persona che, mentre parla, ti mostra i palmi la percepisci in modo positivo. Le stesse parole pronunciate con i palmi verso il basso, riscuoterebbero un indice di gradimento molto più basso.

Gli umani da sempre associano la visione dei palmi al sentimento di amicizia e lealtà, non a caso giuriamo con la mano aperta!

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La comunicazione non verbale, aspetti generali

Con il corpo si possono dire molte cose! La postura, i gesti e le microespressioni del viso comunicano tantissimo ai nostri interlocutori, cose su di noi e sui sentimenti che proviamo.

Anche quando non sono accompagnati dalle parole, segnali come incrociare le braccia, inclinare la testa, accavallare le gambe in un certo modo e guardare a destra in alto, creano l’immagine e l’idea complessiva che si fanno di te gli altri!

Numerosi studi scientifici confermano che il linguaggio non verbale (CNV) – o linguaggio del corpo – riesce a comunicare, con più efficacia rispetto alle parole, alcuni sentimenti tra i più importanti per gli esseri umani, come:

  • accettazione e rifiuto
  • simpatia e antipatia
  • verità e menzogna
  • interesse e noia
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