PNL Master Practitioner – Testimonianze

E se investo soldi inutilmente?

E se non ottengo i risultati sperati?

E se non mi soddisfa?

Quando si investono dei soldi in un corso di formazione di qualità, sappiamo bene che possono esserci dei dubbi, delle resistenze e delle paure. Ci siamo passati anche noi. Ecco perché ci teniamo a farti leggere le meravigliose testimonianze di tutti coloro che, prima di te, hanno deciso di investire su loro stessi, per migliorare la propria vita, personale e professionale.

Siete la scuola di formazione che più rappresenta il mio modello di crescita personale. Siete i migliori trainer che avrei potuto aspettarmi. Siete riusciti a fare chiarezza sulla mia mission e vi sono grato per la passione che trasmettete, la stessa che ho intenzione di trasferire nella mia attività di formatore. (Roberto T. – Team Coach e formatore presso NIPfood s.r.l.)

Corso ben strutturato dal punto di vista tecnico, con argomenti ben collegati tra loro, paragonabile ad un vero e proprio viaggio verso la consapevolezza. Intenso dal punto di vista emozionale. Tutto ciò che ho vissuto qui e che vivrò fuori è grazie alle competenze acquisite che ognuno di voi mi ha trasmesso con grande amore e professionalità. Un team di cui nutro una profonda stima, sempre più fiera di avervi scelto. (Ilaria G. – Commessa)

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Le 7 abitudini del successo

Perché alcune persone realizzano i propri sogni, vivono felicemente e realizzano gli obiettivi che si prefiggono mentre altri no?

La risposta a questa domanda è in questa frase di Aristotele:

“Siamo ciò che facciamo ripetutamente. L’eccellenza quindi non è un atto ma un’abitudine.”

Per essere la persona che vuoi essere, avere ciò che desideri e fare quello che ami e che ti fa stare bene, hai bisogno di migliorare le tue abitudini.

Le abitudini sono la vera chiave del successo personale. Modificare, integrare o eliminare le tue abitudini può fare davvero la differenza per essere una persona realizzatae non rimanere nell’insoddisfazione.

Ma quali sono queste abitudini? Ecco le 7 abitudini del successo.

1. Leggi ogni giorno

La gente comune guarda la televisione ogni giorno, le persone di successo leggono un libro ogni giorno, per almeno 20 minuti. Mentre la TV non aggiunge alcun valore alla tua vita, la lettura amplia i tuoi orizzonti e ti insegna molto. Le persone di successo cercano costantemente di migliorare la loro mente, investendo il proprio tempo nella lettura piuttosto che passare ore a fissare uno schermo con delle immagini in movimento.

Leggere ti consente di migliorare le tue capacità di comunicazione, di ampliare il tuo vocabolario, di conoscere e implementare strategie utili messe a punto da chi ha già raggiunto dei risultati. Ti rende anche più creativo nel trovare nuove idee e soluzioni nella vita di tutti i giorni e nel lavoro.

2. Fai della tua salute una priorità

La salute prima di tutto: mangia sano, fai sport frequentemente, rispetta il tuo corpo e la tua mente. Alla lunga questo ti premierà!

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Vivi al meglio con le potenti domande del coaching

Una delle risorse più preziose del coaching sono le domande. E dalla qualità delle domande che ti poni dipende la qualità della tua vita. E la buona notizia è che puoi imparare a farlo!

“L’essere umano è simile ad una ghianda che al suo interno racchiude tutte le potenzialità per trasformarsi ed evolvere in uno stupendo albero da quercia.”

Questa metafora ti fa capire come il coaching ha “solo” domande: le risposte sono dentro di te!

In effetti, il coaching ti stimola a tirare fuori le tue risorse attraverso le domande che ti fanno considerare nuovi punti di vista e ti conducono a operare scelte consapevoli, per vivere e agire al meglio per te in ogni momento.

Le domande che ti fai o che ti vengono poste hanno un grandissimo potere, quello di poter avviare un processo di crescita interiore che ti porta ad accrescere la tua consapevolezza e responsabilità.

Chissà quante domande si sarà posto Einstein prima di definire la teoria della relatività. Tutti i progressi fatti fino ad oggi dal genere umano sono le risposte alle nuove domande che l’uomo man mano si è posto.

Le domande giuste mettono in discussione i tuoi modi di pensare, i tuoi limiti, le tue convinzioni limitanti e il tuo sistema di credenze.

Quindi, la qualità delle domande è fondamentale.

Le domande di qualità sono quelle che consentono di arricchire il tuo punto di vista e iniziare a strutturare il percorso da attuare e le scelte necessarie per migliorarti.

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Come fai a realizzare ciò che vuoi, se non sai cosa vuoi?

Bella domanda! 

Tante sono le persone che si lamentano della propria vita, ma poche quelle che hanno una chiara idea di cosa vogliono.

Definire l’obiettivo è il punto di partenza fondamentale per poter vivere la vita che vuoi. Durante le sessioni di coaching, la maggior parte delle persone inizia col dire ciò che non vuole, ciò che non va bene nella propria vita, il perché sta male, di chi è la colpa (etc…) e, perdendosi nello sfogo, nella rabbia e nella lamentela, non riesce a focalizzarsi su ciò che vuole.

Ecco perché da Coach, avendo un approccio essenzialmente pragmatico ed orientato alla soluzione, dopo esserci fatti un quadro chiaro della situazione, poniamo subito questa domanda: “Bene, mi è chiaro che non vuoi più (etc….) e cos’è che vuoi?

Si è così tanto abituati a porre l’attenzione sulle cose che non vanno (a partire dalla maestra che, sin da piccoli, sottolinea in rosso tutti gli errori dei compiti scolastici), che risulta difficile avere un naturale approccio orientato a ciò che funziona, alla soluzione e all’azione propositiva.

Per acquisire un approccio orientato alla soluzione e all’obiettivo, è necessario compiere 3 step:

CHIAREZZA        

FOCUS 

ESECUZIONE


1. Come fai a realizzare ciò che vuoi, se non sai cosa vuoi?

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Quali sono le 3 fasi del rapporto mentore-allievo?

Perché ci teniamo a spiegare quali sono le 3 fasi alla base del rapporto mentore-allievo?

Perché c’è una confusione di ruoli.

Per evitare il rischio della dipendenza.

La figura del mentore è già presente nell’antica Grecia ed è impersonificato da Atena, dea della saggezza, che guida e protegge il viaggio di Ulisse.
La figura del mentore è un po’ diversa da quella dell’insegnante perché non ha un ruolo formale, “tecnico”, rappresenta più un consigliere fidato, una guida autorevole e protettiva al tempo stesso, capace di guidarti, di stimolare le tue risorse e di accompagnarti nel tuo viaggio di crescita personale.

Il mentore non è un Dio, non è un guru a cui affidarti ciecamente e a cui obbedire senza se e senza ma, è semplicemente una guida saggia che è diventata tale grazie allo studio a cui si è dedicato, alle esperienze che ha fatto, alle risorse interiori che è riuscito a sviluppare, ai cambiamenti che ha realizzato nella sua vita, alla sua capacità di intuizione e di chiaroveggenza e alla sua capacità di aiutare gli altri con amore e saggezza.

Il mentore è una persona che è ad un livello di crescita e di evoluzione più elevato del tuo, non perché è un Dio sceso in terra, ma perché ha già compiuto quei passi che tu devi compiere ancora, perché ha gia fatto quelle esperienze che tu ancora devi fare, perché ha già compreso cose che tu ancora devi comprendere e, pertanto, riesce ad illuminare il tuo cammino.

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Evento formativo o vera formazione?

Qualche giorno fa, abbiamo posto questa domanda:

Che differenza c’è tra un evento formativo e la vera formazione?

Ecco le 4 risposte più condivise:

“Un evento si fa in aula, la formazione in campo.”

“Un evento è riconducibile ad un unico incontro conoscitivo/divulgativo. La vera formazione è a breve-lungo periodo e prevede base teorica, attività pratica e confronto.”

“L’evento formativo dà nozioni troppo perfette e poco individualizzate. La vera formazione prevede anche il commettere errori.”

“La differenza sta nel risultato.”

Molto bene! 

Le principali differenze tra un evento formativo e la vera formazione sono collegate a:

TEMPO: l’evento formativo è unico o sporadico. La vera formazione prevede un percorso che ha una continuità nel tempo. La formazione della nostra scuola per diventare un Coach Professionista, ad esempio, ha la durata di 12/18 mesi e prevede, inoltre, l’iscrizione all’European professional Coaching Association al fine di garantire un aggiornamento continuo.

Perché è cosi importante la continuità? Perché gli argomenti e le tecniche per poter essere metabolizzate, richiedono tempo; richiedono impegno costante; richiedono che tu abbia la determinazione e la costanza di immergerti nella crescita personale e di diventare ciò che fai.

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Attenzione ai pericoli della formazione online con i video

Molti di voi, lettori del blog e corsisti della nostra scuola di formazione, ci avete chiesto perché non abbiamo ancora pensato a creare una piattaforma di video online dei nostri corsi di crescita personalePNL e Coaching. La risposta più breve che diamo subito è: “Per il vostro interesse!”

La risposta più articolata, insieme ad alcune riflessioni, la trovi qui in questo post.

Prima una doverosa premessa: noi non demonizziamo tutti i video! Può essere sicuramente utile andare su YouTube e vedere come uno chef prepara una ricetta gustosa. Noi siamo molto critici verso quei video che promettono la crescita personale e professionale. Nutriamo seri dubbi e in questo post ti spieghiamo il perché.

Partiamo da quello che sta succedendo ultimamente nel mondo della formazione nella crescita personale e professionale. L’industria della formazione ha capito l’enorme vantaggio economico, per se stessa ovviamente, del registrare sostanzialmente video e venderli! Fa un unico investimento iniziale, registra i video, crea il materiale digitale e mette tutto su una piattaforma web. Ora, questo prodotto/servizio via web è pronto per esser venduto a quante più persone possibili. 

Il vantaggio per l’azienda di formazione è innegabile, non ha più costi, tranne appunto l’investimento iniziale, per creare l’esperienza di formazione. Questo significa zero spese per gli hotel, le aule, i viaggi, i compensi dei trainer dei diversi corsi, i pasti, ecc.

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Come uscire dalla zona di comfort?

Una delle domande che più spesso ci fanno i partecipanti ai nostri corsi di Programmazione Neuro-Linguistica e Coaching è proprio questa:

Come uscire dalla zona di comfort?

Oltre a spiegare il concetto che sta alla base della personale zona di comfort, solitamente, illustriamo come questa domanda è mal formulata. Infatti, leggendo questo articolo scoprirai come portela meglio per ottenere maggiori risultati.

L’importanza del cambiamento è ormai riconosciuta tanto in ambito aziendale quanto nella sfera della crescita personale. Quando vuoi migliorare i tuoi risultati in un qualsiasi ambito, inevitabilmente, hai bisogno di cambiare qualcosa in ciò che fai e in come lo fai.

In questi casi, attraverso lo studio e l’approfondimento della PNL, puoisviluppare delle capacità indispensabili come l’elasticità e la flessibilità mentale insieme ad una maggiore varietà di comportamenti conseguente.

Per spiegare ancora meglio quanto queste siano importanti per effettuare i tanti piccoli cambiamenti che ti portano poi a modificare le tue abitudini, è utile considerare quella che viene definita come comfort zone.

Con il tempo, ognuno di noi si crea una zona di comfort, un insieme di modi di pensare, comportamenti, attività, luoghi e persone che essendo conosciuti e abituali ci danno sicurezza. In questa zona ci sentiamo sicuri, mentre quando proviamo ad uscirne sentiamo disagio e incertezza.

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Come evitare la delusione?

Oggi, durante il corso di Coaching essenziale, i partecipanti hanno fatto un bellissimo ed intenso lavoro per fare chiarezza sulla propria vita, focalizzarsi su ogni specifica area(fisico, emozioni, svago, lavoro/carriera, famiglia, vita sociale, ambiente, mission e contributo al mondo, crescita personale, finanze), e scrivere concretamente un piano d’azione per arrivare, tra 3 anni, a vivere la vita che immaginano e desiderano, oggi. 

Scegli ciò che vuoi, altrimenti sei costretto a prendere ciò che viene!

Alcuni dei partecipanti, dopo aver lavorato sulla ruota del presente e del passato, ci hanno detto:

Mi aspettavo fosse molto peggio di quello che è! 

E, condividendo i loro feedback, è emerso questo importantissimo concetto condiviso da tutti:

Per vivere la vita che voglio, è più importante togliere, anziché aggiungere.

Niente di più vero. Per vivere la propria vita al meglio, è più importante togliere che aggiungere. Cosa c’è da togliere?

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Quali sono i 3 fattori che caratterizzano il Coaching?

Il Coaching non è un approccio tecnico che può essere appreso leggendo un semplice manuale o eseguendo delle statiche istruzioni, al contrario, crediamo sia una disciplina fortemente trasformazionale che, prima di poter essere applicata nella sfera professionale, debba essere appresa, interiorizzata e vissuta sulla propria pelle, al fine di generare quei cambiamenti essenziali al miglioramento della propria vita e di quella altrui.


Ecco perché fare un corso on-line di coaching, non funziona.
Ecco perché riprodurre alla lettera istruzioni di coaching vendute da un sedicente Coach, non funziona.
Ecco perché dire di fare il Coach, senza essere un Coach, non funziona.


Il termine coaching deriva dal verbo “to coach” che significa “addestrare, fare da tutor, allenare” ed ha, inoltre, la sua antica origine nel termine francese “coche“, ovvero “carrozza“, “vagone“. Quindi, rivolgersi a un coach è come prendere un mezzo di trasporto per essere condotti nel luogo prestabilito, dalla situazione attuale alla situazione desiderata.

I 3 fattori che caratterizzano il coaching sono:

1. OBIETTIVO!

Non esiste il coaching senza obiettivo! È proprio l’obiettivo che differenzia l’approccio pragmatico del coaching da tutti gli altri. Nel momento in cui decidi di rivolgerti ad un Coach è perché vuoi raggiungere un obiettivo, che sia di natura personale o professionale, oppure vuoi che il Coach ti aiuti proprio a trovare nuovi obiettivi che non riesci a focalizzare e definire da solo.

L’obiettivo del coach è fondamentalmente quello di eliminare gli ostacoli che si frappongono tra te e il tuo obiettivo e liberare, così, tutto il potenziale essenziale per massimizzare le tue prestazioni.

Di che natura possono essere questi ostacoli?

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