Cosa significa gestione del cambiamento in un’organizzazione o azienda?
Riassumendo in poche parole la risposta, vuol dire cambiare le persone e le cose.
A tal proposito, le domande interessanti e a cui daremo risposta in quest’articolo sono:
Perché alcuni progetti di cambiamento falliscono, al contrario di altri?
E come interviene la PNL in tutto ciò?
In questo post, prendiamo in esame uno degli aspetti più importanti del cambiamento, quello legato alle persone. E, quindi, come aiutarle nel corso del cambiamento grazie alla PNL, modificando in senso propositivo il pensiero ed il comportamento al fine di realizzare i previsti benefici del programma di cambiamento.
La mancata gestione della parte del cambiamento relativa alle persone ha effetto sui risultati e introduce in un progetto il fattore “rischio”. La concentrazione su questo aspetto, al contrario, è in grado non solo di mitigare i rischi dell’azienda, ma in molti casi di evitarli del tutto. Eppure i leader spesso non se ne occupano fino a quando la resistenza delle persone non provoca grandi rischi per i benefici previsti.
In tal senso, i leader commettono 2 errori:
1. Innanzitutto credono che cambiare il pensiero e il comportamento rientri nelle responsabilità di qualcun altro (in genere le risorse umane). Spesso sentiamo frasi come “Non dipende da me” o “Non dipende da noi”.
2. In secondo luogo non reagiscono con sufficiente prontezza quando la resistenza inizia ad emergere.
Tra i fattori che più di altri contribuiscono al successo di un programma di cambiamento, ci sono il sostegno attivo e visibile da parte della dirigenza, così come l’impegno e la partecipazione dei dipendenti. Quindi:
Il cambiamento dipende dalle persone, non solo dalle cose!
Probabilmente, anche tu ti senti frustrato quando i programmi di cambiamento non procurano i benefici promessi all’inizio. La PNL offre una gamma di strumenti che possono contribuire all’aspetto “personale” del cambiamento costruendo la fiducia e l’impegno. E se vuoi sostegno e impegno da parte delle persone, devi investire tempo ed energie con loro.
E sono molti gli strumenti che la PNL può mettere a disposizione in questo. Eccone due.
1. Le “posizioni percettive” per costruire il sostegno e gestire i soggetti coinvolti.
La tecnica delle “posizioni percettive” è un po’ come “mettersi nei panni dell’altro” ed è utilissima per gestire situazioni difficili. In effetti, le persone che sono capaci di sperimentare una situazione da molti punti di vista diversi possiedono l’abilità mentale necessaria a ottenere i risultati migliori.Questa flessibilità è molto preziosa in uno scenario di gestione del cambiamento, al fine di influenzare positivamente i soggetti coinvolti.
Lo scopo del modello è esaminare uno scenario esistente secondo un certo numero di prospettive diverse. Così, puoi prendere una situazione che vivi con un altra persona o gruppo di persone, ed esplorarla da tre diversi punti di vista.
Prima posizione. Questa è la tua Posizione Percettiva, il modo in cui tu sperimenti la situazione. Sei dentro la situazione e la vivi come se stesse accadendo proprio ora. In questa posizione sei in grado di apprezzare tutto ciò che è importante per te nello scenario preso in esame.
Seconda posizione. Questa è la Posizione Percettiva di “un altro”, che ti consente di capire meglio il background dell’altra persona o gruppo, e quale è il modo di pensare che sta a monte dei comportamenti che osservi. Vivi la situazione come se fossi l’altro, e lo fai immaginando cosa significhi sperimentare il mondo dalla sua prospettiva e intuire cosa è importante per lui nello scenario.
Terza posizione. È la posizione dell’osservatore, la “visione di una videocamera”, la posizione oggettiva, e ti da la possibilità di ritrarti dalle emozioni dello scenario come osservatore distaccato. Puoi chiedere a te stesso cosa puoi imparare dal comportamento delle parti.
In merito ad un particolare scenario che ti trovi ad affrontare, poniti nelle rispettive 3 posizioni e chiediti in che modo la situazione sia diversa in ognuna di esse.
Quali nuove strategie puoi elaborare per costruire rapporti e portare dalla tua parte l’altra persona o gruppo?
Questo potente strumento di PNL funziona bene nelle situazioni di business a tu per tu, ed è altrettanto valido in diverse forme di comunicazione. Puoi utilizzarlo per le telefonate, l’e-mail e le presentazioni in modo da creare l’esito che davvero vuoi per il tuo programma di cambiamento.
2. I “livelli logici di cambiamento” per raggiungere risultati sostenibili.
Come assicurarsi che i cambiamenti durino nel tempo?
Il modello dei “Livelli Logici di Cambiamento” di Robert Dilts è molto utile a tal proposito. È composto da sei livelli gerarchici (dall’alto verso il basso: scopo, identità, convinzioni e valori, capacità, comportamenti, ambiente). Il principio è che ciascun livello ingloba contenuto e informazioni dal livello sottostante, e il cambiamento di un livello superiore influirà necessariamente sul contenuto di quelli inferiori. Al contrario, sebbene questi ultimi possano influenzare i livelli più alti, da soli non potranno mai cambiarli.
Spesso ci si aspetta che cambiamenti a livelli più bassi (ambiente, comportamenti o capacità) siano a lungo termine. Invece, se non c’è allineamento con i valori o le convinzioni delle persone coinvolte, è probabile che il processo di cambiamento diventi una palude stagnante.
Perciò, se le persone non comprendono le ragioni del cambiamento e non lo considerano importante, è molto probabile che finiscano per scivolare di nuovo nei vecchi comportamenti.
Quando progetti il tuo intervento di cambiamento, è importante esaminare la relazione tra i sei “Livelli Logici di Cambiamento” per fissare un contesto che ti permetta di ottenere modifiche a lungo termine.
Ricordati che:
Soltanto l’impegno costruisce un cambiamento sostenibile!
Per farti sperimentare la vera magia del cambiamento con la PNL abbiamo preparato il nuovissimo corso “PNL per il Business” (due intense giornate di formazione dal vivo) e ne parleremo anche nella serata “Introduzione alla PNL per il Business”.