Eccoci al terzo giorno del corso Sports Performance Coaching!
Anche oggi il sole splende ed illumina il campo da golf che guardiamo dalla nostra bella sala meeting. Gli input visivi sono sempre determinanti, anche e soprattutto per generare eccellenti prestazioni mentali!
A proposito di input visivi, oggi abbiamo iniziato il corso dando spazio alla seconda abilità mentale che ogni sportivo di livello ha bisogno di sviluppare: l’immaginazione, un’abilità tanto potente, quanto sottovalutata.
Il presupposto fondamentale è che:
Non può accadere ciò che non viene prima immaginato!
Se pensi alle opere d’arte, alle costruzioni, alle prestazioni sportive… a qualsiasi cosa è stata realizzata nel mondo, essa ha potuto diventare reale solo dopo essere stata prima immaginata nella mente. La questione è che il nostro cervello, a causa di abitudini sbagliate e di paure tende ad immaginare automaticamente ciò che NON vuole!
Eh, il problema è che il cervello non riesce a riconoscere il NON quindi nel momento in cui immagini ciò che non vuoi, accade esattamente che vivi quello che hai immaginato!
Non voglio assolutamente sbagliare questo punto!
BAM! Punto sbagliato!
Ma com’è possibile?! Era proprio il punto più importante che NON volevo sbagliare!
Esatto, NON volevi sbagliarlo ma l’hai sbagliato perché hai immaginato lo sbaglio e hai trasmesso un preciso messaggio al tuo inconscio! Il cervello usa le immagini come suo linguaggio interno e il bello è che non è in grado di distinguere un evento reale da uno che è stato intensamente immaginato. Per esempio, immagina di succhiare un limone giallo, aspro e succoso proprio ora… le senti le ghiandole salivari che si attivano? Il tuo corpo ha reagito, anche se il tuo cervello lo ha solo immaginato.
Attraverso le più recenti tecniche di Neuro-Imaging, si è visto che il movimento reale e l’imagery (il movimento immaginato) attivano le stesse aree corticali visive, con una leggera differenza solo nell’intensità di attivazione.
Quindi, la regola aurea dell’immaginazione è:
Immagina solo ciò che vuoi accada!
Hai notato che i grandi sportivi, prima di iniziare una gara, si allenano ad immaginare ciò che andranno a fare? Si isolano, chiudono gli occhi, indossano cuffie e si immergono nel loro film mentale, accompagnandolo anche con i movimenti del corpo.
Cos’è questo, se non un allenamento di visualizzazione? Visualizzare la performance sportiva nella mente, prima di farla, non è un optional è una delle abilità più importanti da sviluppare per vincere!
Per iniziare ad esercitarti con la visualizzazione, tieni presente questi 3 ingredienti chiave per un allenamento immaginativo di successo:
1. VEDI VIVIDAMENTE te stesso mentre esegui una prestazione di successo.
2. SENTI PROFONDAMENTE te stesso mentre esegui con padronanza una prestazione.
3. GODI A FONDO del vedere e del sentire te stesso mentre vinci.
Esercitati mentalmente 2-3 volte a settimana per 10/15 minuti per ogni allenamento, fino a trasformarlo in un processo inconscio. Una sola volta non serve a niente!
I futuri Sports Performance Coach, oltre ad allenarsi sulla visualizzazione, si sono esercitati in aula su una tecnica molto potente, l’ipnosi conversazionale che serve ad aiutare gli sportivi ad entrare in uno stato ipnotico altamente potenziante e fondamentale per migliorare la prestazione sportiva.
L’ipnosi conversazionale si basa sull’utilizzo di un precisa struttura linguistica, sulla modulazione del volume e del tono della voce, sulla gestione dello stato emotivo e su un linguaggio del corpo adatto a generare nell’atleta lo stato più utile alla sua performance sportiva. Nel momento in cui lo sportivo entra in uno stato ipnotico, le onde cerebrali del suo cervello raggiungono il livello Alpha (circa 13,5-7 Hz) e tale frequenza cerebrale gli consente di bypassare i limiti della mente razionale per agire sul riordino di comportamenti, convinzioni ed emozioni inconsce.
Per poter diventare abile nell’ipnosi conversazionale, l’unico modo è la pratica! La pratica da fare in aula in un ambiente protetto e con la supervisione di Coach professionisti.
Bene, a questo punto… ci vediamo al giorno 4! ?